Autunno 2023 | L’incessante sorpresa delle rime
Dopo il successo degli appuntamenti di giugno, che nell’ambito del Furioso Festival in Valtellina 2023 hanno visto a Castello Masegra la conferenza a due voci L’insegnamento di Ariosto tenuta da Ermanno Cavazzoni e Gino Ruozzi, il programma prosegue in una sessione autunnale con il ritorno a Sondrio dei due prestigiosi docenti emiliani per un ciclo di incontri che si terranno dal 17 ottobre al 21 novembre.
L’attività è organizzata dall’Associazione Bradamante ODV per il Comune di Sondrio, capofila del progetto sostenuto dalla Provincia di Sondrio e dal BIM, a cui aderiscono i Comuni di Morbegno, Talamona, Chiuro, Teglio e Bianzone, il Museo di Palazzo Besta e FIDAM, e la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio; il programma autunnale ha inoltre la speciale adesione della Fondazione Bottega Finzioni di Bologna.
Si articola in cinque incontri: quattro lezioni dedicate all’approfondimento della figura e dell’opera di Ludovico Ariosto, a Sondrio presso la Sala Besta della Banca Popolare di Sondrio, e un incontro a Teglio, presso il Museo di Palazzo Besta, dedicato alla presentazione dei cicli ariosteschi rinascimentali valtellinesi.
Sarà un’ottima occasione di aggiornamento per i docenti della scuola secondaria, ma più in generale per tutti gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, che vogliano riflettere sulla bellezza e sulla forza della letteratura, oltre che sulle possibilità e modalità per incentivarne l’apprezzamento verso i loro studenti.
L’invito è diretto inoltre a giornalisti e guide turistiche, bibliotecari, archivisti e librai, artisti, studiosi e associazioni locali, tutti attori che con specializzazioni e modalità diverse sono impegnati sulla stessa scena nella conoscenza e nella valorizzazione del territorio. Anche gli studenti universitari sono invitati a cogliere questa speciale opportunità di scoprire Ariosto e l’Orlando furioso e inserirla nel proprio percorso di formazione. Gli incontri non sono però riservati agli specialisti, anzi. La coinvolgente abilità dei relatori saprà catturare l’attenzione di un pubblico vasto e vario, senza specifici prerequisiti.
La partecipazione è libera e aperta a tutti. Prenotazioni entro il 12 ottobre, scrivendo a furiosofestival2023@gmail.com
ERMANNO CAVAZZONI (1947)
Nato a Reggio Emilia, vive a Bologna dove per molti anni ha insegnato all’Università tenendo corsi di Estetica, Poetica e Retorica. Tra i più importanti scrittori italiani, profondo conoscitore della materia cavalleresca e dei testi di Ludovico Ariosto, ne tratta con pura originalità, libero da formalismi e da ogni sorta di accademismo. È stato fondatore e curatore con Gianni Celati della rivista “Il Semplice” (Feltrinelli, 1995-97) e dal 2007 cura la collana di narrativa Compagnia Extra di Quodlibet.
È Presidente onorario della Fondazione Bottega Finzioni di Bologna.
Al suo primo romanzo, Il poema dei lunatici (Bollati Boringheri, 1987) è ispirato l’ultimo film di Federico Fellini La voce della luna. Tra le sue pubblicazioni di romanzi e di racconti: Le tentazioni di Girolamo (Bollati Boringheri, 1991); Vite brevi di idioti (Feltrinelli, 1994); Gli scrittori inutili (Guanda, 2002); Storia naturale dei giganti (Guanda, 2007); Il limbo delle fantasticazioni (Quodlibet, 2009); Guida agli animali fantastici (Guanda, 2011); Il pensatore solitario (Guanda, 2015); La galassia dei dementi (La nave di Teseo, 2018), finalista alla 56^ edizione del Premio Campiello; La madre assassina (La nave di Teseo, 2020); Il gran bugiardo (La nave di Teseo, 2023). Ha curato volumi di (e scritto di) Luigi Pulci, Ludovico Ariosto, Franz Kafka e altro.
Regista e sceneggiatore, ha scritto testi anche per la musica; è attore e voce narrante del film Vite non calcolate (2023), di cui ha curato la regia con Sergio Maifredi, presentato a Venezia in occasione della 80^ edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
GINO RUOZZI (1958)
nato a Rubiera, vive a Guastalla. Ha insegnato Letteratura italiana all’Università di Bologna. È stato Presidente dell’ADI – Associazione degli italianisti e della Scuola di Lettere e Beni culturali dell’Università di Bologna; è vicepresidente del Centro Studi “Matteo Maria Boiardo” di Scandiano e direttore della storica Biblioteca Maldotti di Guastalla. Esperto di didattica, è ideatore, promotore e membro di vari comitati scientifici; ha ideato, coordinato e diretto corsi, seminari e convegni internazionali.
È una firma delle pagine culturali del Sole24ore.
Collaboratore di varie riviste, è studioso del Quattrocento, del Settecento e del Novecento, con particolare interesse per i generi dell’aforisma, dell’epigramma e dell’apologo, su cui ha pubblicato numerosi testi in rivista e in volume tra cui Epigrammi italiani (Einaudi, 2001); Favole, apologhi e bestiari (Rizzoli Bur, 2007); gli Aforismi di Luigi Pirandello (RizzoliBur, 2007); Forme brevi. Pensieri, massime e aforismi nel Novecento italiano (Goliardica, 1992) e ha curato i volumi di saggi Teoria e storia dell’aforisma (Bruno Mondadori, 2004); Aforismi d’Oriente (Gedit, 2007).
Con Gino Tellini ha curato il libro Didattica della letteratura italiana. Riflessioni e proposte applicative (ADI, 2020) per l’insegnamento della letteratura italiana nelle scuole superiori.
MARIA CARLA FAY (1960)
Nata a Tirano vive a Teglio. Laureata in Filosofia presso l’Università di Pavia, ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento di Lettere, Filosofia e Storia, Scienze umane. Docente dal 1984, dal 1989 al 2022 ha insegnato Filosofia e Storia presso il Liceo Scientifico Donegani di Sondrio, svolgendo diversi incarichi.
Ha collaborato a diverse iniziative culturali per la valorizzazione del territorio sia in ambito scolastico, sia attraverso Associazioni culturali. Ha realizzato vari progetti, tra cui L’immaginario ariostesco negli affreschi valtellinesi, Learning week 2010 (settimana di ricerca e studio per studenti delle scuole superiori).
Come responsabile del Centro Documentazione Donegani, ha ideato e coordinato il progetto di Alternanza Scuola-lavoro Donegani, l’ingegnere tra le Alpi. Lo Spluga un passo verso l’Europa (2016-18) e il Pcto La sfida al Giogo di Stelvio (2019-21), con organizzazione di convegni, mostre e pubblicazione dei relativi cataloghi. Ha curato, con altri, la mostra e il convegno Carlo Donegani Ingegnere. La strada dello Stelvio 1820-1825 storia e prospettive di valorizzazione, Politecnico di Milano, Galleria del progetto (2022).
Dal 2008, collabora agli eventi (attività con le scuole, visite guidate, incontri, mostre, pubblicazione catalogo Orlando Furioso 1516-2016. V Centenario in Valtellina, 2019, Furioso Festival in Valtellina 2023) organizzati dall’Associazione Bradamante, di cui è socio fondatore.
BEATRICE PELLEGRINI (1989)
Nata a Sondrio, dove vive, è laureata in Lettere presso Università Statale di Milano; ha da sempre promosso e valorizzato il suo territorio; nella tesi triennale ha svolto una ricerca sui cicli ariosteschi valtellinesi, mentre in quella magistrale ha studiato i postillati di Pio Rajna.
Dal primo elaborato Le donne, i cavallier; fortuna iconografica dell’Orlando Furioso in Valtellina ha estratto un saggio pubblicato sul Bollettino della Società Storica Valtellinese, nel quale si elabora una nuova lettura dei cicli ariosteschi presenti sulla facciata di Palazzo Valenti a Talamona.
Durante il suo percorso universitario partecipa ad un laboratorio di scrittura creativa “il mondo è fatto di storie” al carcere di Opera, dal quale viene pubblicato un libro intitolato L’attesa a cura della Prof.ssa Giuliana Nuvoli.
Dal 2014 collabora agli eventi promossi dall’Associazione Bradamante e da alcuni anni sostiene l’Associazione “Il Villaggio”, un centro d’aiuto allo studio.
Attualmente insegna lettere presso l’Istituto Tecnico Tecnologico Enea Mattei di Sondrio.