Scuola di Territorio

Con la fine delle lezioni incomincia l’estate, viene il tempo spensierato, il cielo si fa più luminoso; si va incontro al solstizio con una festa che è omaggio al nostro territorio e al suo grande patrimonio di arte e storia. I singolari legami della Valtellina con l’Orlando Furioso attraverso gli affreschi rinascimentali di Palazzo Valenti a Talamona, Palazzo Besta a Teglio, Castello Masegra a Sondrio passano anche dalla Torre di Roncisvalle a Castionetto di Chiuro, dove un aereo ippogrifo istoriato fa compagnia alle ampolle del senno. E’ il racconto in immagini di una cultura letteraria aggiornata ai suoi tempi, ma giunta tanto vitale ai nostri giorni da essere parte rigenerata e rigenerante nella contemporaneità. “L’alta fantasia” dell’Ariosto, con i suoi congegni narrativi perfetti, fa del Furioso una macchina meravigliosa che può essere accesa in qualunque momento, proprio come un bel gioco. E allora è giusto guardare al testo con lo spirito lieve della bella stagione perché, come scrive Ermanno Cavazzoni, ‘la stagione dell’Orlando Furioso è l’estate; il cielo su tutto il libro è sereno e soleggiato’.

Conviene entrare così, con animo leggero, nella prima edizione del Furioso Festival in Valtellina.
Il programma che oggi unisce vivacemente il territorio è dedicato a persone di ogni età e particolarmente al mondo della scuola.
A tutti è offerto un ricco programma: tre serate di spettacolo con il mitico Mimmo Cuticchio e la rappresentazione dell’Opera dei Pupi siciliani; gli incontri con gli autori Ermanno Cavazzoni, Ernesto Ferrero, Gino Ruozzi e Sonia Trovato, che nel centenario di Italo Calvino raccontano cosa ci insegna e come si insegna l’Ariosto, proponendo una visione del Furioso fresca e ariosa; la mostra fotografica di Flavia Rossi alla ricerca di Altre storie di Angelica a Palazzo Besta; la collettiva di artisti valtellinesi che si ritrovano come cavalieri della Tavola Rotonda; le mostre delle scuole di Talamona e Bianzone che hanno studiato gli affreschi; L’estate del Rinascimento valtellinese illustrata dal restauratore Giorgio Baruta; gli immaginifici laboratori di disegno e narrazione di Ilaria Demonti e Michele Neri per i più piccini. Oltre alle visite guidate ai monumenti è proposto un mini tour ariostesco in Sondrio, luogo natale di Pio Rajna (1847) e Gianni Celati (1937) entrambi esperti di epica cavalleresca; qui si possono scoprire anche le opere d’arte ariostesche dell’Otto e Novecento di Giuseppe Bisi e Alik Cavaliere.

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